giovedì 30 ottobre 2014

Manganellate e ......intenzione di sciopero !!! Pensierino del 30 Ottobre 2014

In Italia da un bel pò di tempo non è più di moda scioperare.......la prassi ha cancellato il diritto di sciopero al punto che la polizia ha l'ordine di" manganellare" non solo chi si permette di scioperare ma anche chi ne avrebbe l'intenzione !!!

mercoledì 29 ottobre 2014

Opportunismo.....convenienza ! Pensierino del 29 ottobre 2014

Non so a quanti di voi ma a me succede molto spesso di incontrare e confrontarmi con persone, gruppi, associazioni culturali che, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, in cui tutto sembra precipitare e ci vorrebbe una spallata, un guizzo, un salto coraggioso, mi dicono che vorrebbero tanto fare la rivoluzione ma non è opportuno nè conveniente che si espongano. Il ruolo che ricoprono, la posizione, il timore di esporsi prevalgono e allora sono tutti lì ma non si mostrano, nascondendosi dietro parvenze culturali, manifestazioni talvolta piuttosto estemporanee! Come dire: vai avanti tu. Se poi riesci a fare la "rivoluzione" e a vincerla....ti diremo "bravo" e saremo tutti con te!!!

Destra e Sinistra ? Due cose diverse....opposte!

Non si sa chi sia, il regista delle due manifestazioni contemporanee della scorsa settimana, piazza San Giovanni e Leopolda. Di certo è un grande talento. Il contrasto tra lo scenario dei due eventi non poteva venire realizzato in modo più efficace. Da un lato un gran sole, il cielo azzurro, uno spazio amplissimo, una folla sterminata, brevi discorsi su temi concreti. Dall’altra un garage semibuio dove non si riusciva a vedere al di là di una decina di metri, un centinaio di tavoli dove si parlava di tutto, un lungo discorso del presidente del Consiglio in cui spiccavano acute considerazioni sull’iPhone e la fotografia digitale, e non più di sei-settemila persone — giusto 140 volte meno che a San Giovanni. Il duplice scenario e la composizione dei partecipanti sono stati quanto mai efficaci per chiarire che a Roma sfilava un variegato popolo rappresentante fisicamente e culturalmente la sinistra, sebbene del tutto privo di un partito che interpreti e difenda le sue ragioni. Mentre a Firenze sedeva a rendere omaggio al principe un gruppo della borghesia medio-alta orientato palesemente a destra — a cominciare dal Principe stesso. Vi sono due condizioni che fanno, oggi come ieri, la differenza tra destra e sinistra. Una è la scelta della parte sociale da cui stare: in politica, nell’economia, nella cultura. Il che significa o sostenere che le disuguaglianze non hanno alcun peso nei rapporti sociali, o magari negare che esistano; oppure darvi il peso che moralmente e politicamente meritano, e adoperarsi per ridurle. L’altra condizione è la capacità di capire in che direzione si sta evolvendo la situazione economica e sociale del momento. Perché se non lo capisce, uno sta uscendo, senza rendersene conto, dal corso della storia. Nel caso della prima condizione la differenza tra Roma e Firenze era evidente. Alla manifestazione di Roma non c’erano (o erano poche) le persone che dovevano scegliere se stare o no dalla parte dei deboli, degli svantaggiati, delle classi inferiori di reddito, di quelli il cui destino dipende sempre da qualcun altro. Erano loro stessi, la massa dei partecipanti, a essere deboli, svantaggiati, poveri, perennemente in balia del parere e della volontà di qualcun altro. Collocati, in altre parole, al fondo delle classifiche delle disuguaglianze di reddito, di ricchezza, di potere politico ed economico; disuguaglianze il cui scandaloso aumento negli ultimi vent’anni, nel nostro paese come in altri, accompagnato dalla scomparsa del tema stesso nel discorso delle socialdemocrazie, ha fatto parlare più di uno studioso di nuovo feudalesimo. Invece nel garage semibuio di Firenze c’erano soprattutto persone a cui l’idea di stare dalla parte dei più deboli e magari di dichiararlo appariva semplicemente repellente, o quanto meno fastidiosa, non meno che mettersi a parlare “in un mondo che è cambiato” di lotta alle disuguaglianze. Al massimo i più deboli si possono aiutare a soffrire di meno, non certo a diventare meno deboli, o a salire un gradino nella scala delle disuguaglianze, grazie a un sindacato o un partito. Per non dire che la parola “partito” significa appunto “aver preso parte” — idea demolita a Firenze dall’idea di un partito-nazione (ma l’ha detto qualcuno a Renzi che la parola “nazione” o “nazionale” figuravano tempo addietro nel nome di un paio di partiti che molti guai procurarono all’Italia e all’Europa?). Anche per l’altra condizione non c’era confronto tra i partecipanti di piazza San Giovanni e quelli della Leopolda. Per i primi era evidente che quello che sta succedendo da parecchi anni è una “guerra dell’austerità”, per usare la dizione di un noto economista americano. Una guerra di classe in cui la destra si prefigge di distruggere le conquiste sociali degli anni 60 e 70, che furono un tentativo riuscito di sottoporre il capitalismo a una ragionevole dose di controllo democratico. Le misure imposte da Bruxelles, di cui il governo Renzi, a parte qualche battuta, è fedele esecutore, sono precisamente espressione di tale guerra o conflitto di classe, nella quale le classi dominanti hanno negli ultimi decenni conseguito una grande vittoria. Equivalente a una dolorosa sconfitta per i manifestanti romani. A Firenze l’interpretazione predominante della crisi è stata quella canonica delle destre europee: lo stato ha un debito troppo alto, dovuto all’eccesso di spesa; il problema è il costo eccessivo del lavoro; per rilanciare la crescita bisogna ridurre le tasse alle imprese; i dettati di Bruxelles sono onerosi, ma bisogna pur mantenere gli impegni, ecc. Ciascuno di questi slogan è falso quanto dannoso — e si noti che a dirlo sono ormai dozzine di economisti, compresi perfino alcuni esponenti delle dottrine neoliberali. A parte l’interpretazione ortodossa della crisi, che non sta in piedi, chi vi aderisce non si rende conto che ci si avvicina a un momento in cui o si modificano i trattati europei e si adottano politiche economiche opposte a quelle del governo Renzi (che sono poi quelle degli ultimi tre o quattro governi, prescritte dalla Troika e da noi passivamente messe in atto), o ci si avvia ad un lungo periodo di grave recessione e di rapporti intereuropei sempre più difficili, nonché dagli esiti imprevedibili. Un’ultima nota: a saperlo interpretare (non che ci voglia molto), la massa dei partecipanti di Roma ha lanciato un messaggio chiaro. Ha detto in sostanza “siamo tanti, non contiamo niente, vogliamo essere qualcosa”. Tempo fa, un messaggio analogo ebbe effetti rilevanti. Ignorarlo, o parlarne con disprezzo, potrebbe rivelarsi un serio errore, a destra come a sinistra.(L.Gallino)

martedì 28 ottobre 2014

La critica e le aberrazioni...............pensierino del 28 ottobre 2014

La critica ? Sia sempre esercitata e sia sempre costruttiva ! Quando però si scontra con idee-aberranti ossia non-idee la critica sia distruttiva.....implacabilmente distruttiva!!!

lunedì 27 ottobre 2014

Pseudoesperti e...balbettii......artistici!!! pensiero del 27 Ottobre 2014

Mi preoccupo tanto di una moda....di un modo di essere......di tanti "pseudoesperti" che danno il via ad un codazzo generale in cui anche un semplice balbettìo diventa ....opera d'arte mentre nella loro psiche si fa strada tuttavia un'esclamazione che muore in gola "ma che cazzata è questa???".

domenica 26 ottobre 2014

Le tante sciocchezze....del neoliberismo (F.M.) Pensierino del 26 Ottobre 2014

"La diminuzione dei salari porta sviluppo economico”, “se lasceremo i mercati fare il loro gioco, tutto sarà equilibrato”. “il costo del lavoro è un ostacolo alla concorrenza”, “l’arricchimento dei ricchi è importante per il benessere sociale”.Sono le stupidaggini che ogni giorno ci vengono sbandierate dai fanatici del neoliberismo.Si tratta di un'ideologia da contrastare apertamente e sconfiggere nella coscienza della gente. Il credo rovinoso e falso fino al midollo di una classe dominante che ha oramai esaurito da tempo la sua funzione storica, di cui Renzi è solo un epifenomeno breve e fastidioso, di cui liberarsi al più presto, ma insieme alle radici putride che ne hanno permesso la crescita. (F.M.)

mercoledì 22 ottobre 2014

Il Capitale e l'azzeramento dei diritti del lavoro

Sbagliano quanti pensano che la crisi sia transeunte e, per così dire, accidentale. Il capitale vive nella e della crisi: usa lo schock della crisi per convincere i suoi sudditi ad accettare la perdita di cose che altrimenti avrebbero difeso incondizionatamente, con le unghie e con i denti. Così l’11 settembre ha permesso di rimuovere diritti fondamentali in nome della sicurezza. Così oggi, nella crisi del capitale, si azzerano i diritti del lavoro in nome del mantenimento del sistema euro. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi. Abbiamo bisogno di un pensiero ribelle, per reagire a questa follia portata avanti con metodo. (D.F.)

L'incompetenza ? Produce inefficienza!!! Riflessione del 22 Ottobre 2014

"La nomina prediletta dai politici è l’autonomina, e anche qui conta l’appartenenza, non la competenza. Così, il Garante della privacy è un dermatologo. Al governo c’è una farmacista a guidare gli Affari regionali, un’imprenditrice della moda sottosegretario all’Istruzione, un laureato in lettere viceministro dell’Agricoltura. Ma la stessa laurea è un optional : alla Camera non è laureato il presidente della commissione Trasporti, al Senato quelli delle commissioni Finanze e Sanità. E la commissione Ambiente è presieduta da un odontoiatra. Dice: ma in politica vige il principio della rappresentanza, non della competenza. Fino a un certo punto. Alla Costituente i dottori superavano il 74% del totale, e a quel tempo la laurea era merce rara. Inoltre la politica dovrebbe essere d’esempio, ma se promuovi la persona sbagliata sbagli anche l’esempio. E alla fine della giostra si rompe poi la giostra. Nel 2006 un’indagine Ederer, condotta su 13 Paesi europei, ci collocò all’ultima casella per la capacità d’utilizzare il nostro capitale umano. La crisi italiana era già iniziata, benché non lo sapessimo. Tuttavia adesso lo sappiamo: l’incompetenza produce inefficienza. E l’inefficienza costa, costa cara !" (A.M.)

martedì 21 ottobre 2014

Il dissenso...strumento del diavolo..........pensierino del 21 ottobre 2014

Esiste in questo momento storico in Italia una linea comune che attraversa trasversalmente tutti i partiti (si fa per dire) politici ovvero l'insofferenza verso il dissenso, considerato strumento del "diavolo" e non ricchezza della democrazia !!!

domenica 19 ottobre 2014

Gli amici (si fa per dire) di Facebook..........pensierino del 19 ottobre 2014

Fra i tanti amici su facebook, per quanto mi riguarda, si è venuta a determinare una sorta di selezione naturale...un gruppo piuttosto consistente (credo) è quello dei "visitatori"...quelli che spesso dicono di non avere tempo da sprecare su facebook ma poi sono spioni silenziosi(tra costoro c'è sicuramente anche qualche parente a cui non siamo troppo simpatici)....poi c'è un gruppo meno numeroso, che è quello dei "mi piace e basta" ovvero dei simpatizzanti che, in realtà, non vogliono entrare mai in relazione e, infine, il gruppo degli amici(che gradualmente sono diventati tanti e dei luoghi più disparati grazie alla tanto vituperata "ideologia") con cui ci si confronta in virtù appunto di un comune patrimonio ideale,culturale,educativo e politico (per quanto mi riguarda questi amici non vorrei perderli...... quanto agli altri sarebbe bello se improvvisamente formalizzassero la loro "assenza" !)

sabato 11 ottobre 2014

In fondo al cuore di ciascuno di noi..........pensierino del giorno 11 Ottobre 2014

Hai ragione Tiziano........in fondo al cuore di ciascuno di noi sappiamo benissimo ciò che è giusto e ciò che non è giusto....ciò che è bene e ciò che è male.........ma poi quando si danno le medaglie e le onorificenze agli assassini allora ti viene la depressione e in tal caso la depressione ci colpisce ma è un diritto averla!!!

giovedì 9 ottobre 2014

Grazie sen. Tocci !!!........Ma oggi la coerenza non è più di casa nè nel Parlamento nè nel PD ! 9 settembre 2014

Si continua a far credere che abbassando l’asticella dei diritti riprenda la crescita. L’esperienza dovrebbe averci convinto che la svalutazione del lavoro ha contribuito pesantemente alla crisi della produttività totale dei fattori perché ha ridotto la capacità di innovazione.Si continua a contrapporre i garantiti e i non garantiti mentre è evidente che entrambi hanno perso diritti nel ventennio, come certifica ormai anche l’Ocse attribuendo all’Italia uno dei massimi indici di precarizzazione. La contrapposizione è ancora più falsa in questo disegno di legge poiché mantiene il reintegro per i lavoratori occupati e lo toglie ai giovani neoassunti. Si continua nella politica dei due tempi – “ora aumentiamo la precarizzazione, e poi verranno gli ammortizzatori sociali”. Fin dalle leggi Treu la promessa non è mai stata mantenuta e anche stavolta il passo indietro nei diritti è certo e immediato mentre il sussidio di disoccupazione è incerto e insufficiente.Si continua a denunciare il freno del sindacato, quando è evidente a tutti che non ha mai contato così poco nelle fabbriche. I politici, anche della vecchia guardia, hanno sempre polemizzato con i leader sindacali ma hanno sempre impedito l’approvazione di una legge di rappresentanza che desse voce ai lavoratori. - Si continua nell’illusione che basti incentivare il tessuto produttivo attuale per creare lavoro. Ma la ripresa non avverrà facendo le stesse cose di prima. Non suscita alcuna riflessione il fallimento dei bonus fiscali per le assunzioni e della Garanzia giovani, né la scarsa risposta alle offerte dei prestiti della Bce. Che altro deve succedere per capire che ormai le norme e gli incentivi sono strumenti inutili se non si innova la struttura produttiva? W.Tocci

martedì 7 ottobre 2014

L'elaborazione della sofferenza e i più giovani pensierino del 7 ottobre 2014

Ho visto la sofferenza....il dolore di chi se ne va troppo presto e saluta col sorriso di un angelo......il primo pensiero è quello di venire a patti col Padreterno ....poi mi vergogno di non aver compreso le straordinarie capacità di elaborazione della sofferenza che, forse,solo i più giovani possiedono!

sabato 4 ottobre 2014

Cittadinanza offresi.....pensierino del 4 Ottobre 2014

A Carmiano la giunta ha conferito la cittadinanza onoraria a Gianni Letta.......mi sfuggono i grandi meriti del sig.Letta ma se fossi cittadino di Carmiano un pò......mi arrabbierei ! Poi.....diciamola tutta......non si possono premiare personaggi che hanno contribuito a dare una mano al crollo delle idealità in questo triste Paese!!!

giovedì 2 ottobre 2014

Educazione.....alla paura! Pensierino del 2 Ottobre 2014

C'è un elemento che spesso viene trascurato in questo nostro tempo, un fattore culturale che ha condizionato il cambiamento......in questo ventennio appena trascorso abbiamo insegnato ai figli non ad aprirsi al mondo ma ad avere paura del mondo.....che significa aver paura del nuovo....del diverso !!!

mercoledì 1 ottobre 2014

E chi se ne frega degli ideali! .....pensierino del 1 Ottobre 2014

Renzi alla Direzione PD..."ricordatevi che con me avete vinto!" ...che è come dire : con me si vince....la cosa importante è vincere e chi se ne frega dell'etica e degli ideali!!!