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giovedì 1 ottobre 2015
Quel 29 settembre.........guai a dimenticare!
C'era la nebbia quella maledetta mattina del 29 settembre 1944 quando le SS della 16° divisione al comando del Maggiore tedesco Walter Reder cinsero d’assedio Monte Sole, Monte Venere e le valli del Setta e del Reno, nei pressi di Marzabotto sull'Appennino bolognese.
I soldati nazisti, favoriti dalle vigliacche spie fasciste, sorpresero la resistenza partigiana, compiendo quella che Salvatore Quasimodo definì «il più vile sterminio di popolo»: dopo una settimana di stupri, torture, umiliazioni, fucilazioni sommarie, le squadracce naziste lasciarono dietro il loro passaggio 1830 vittime, oltre 700 solo a Monte Sole: 315 donne, 189 bambini sotto i 12 anni, 30 adolescenti, 76 vecchi e 161 uomini. Le stragi avvennero in 115 luoghi tra chiese, borgate, paesi e ridisegnarono, per sempre, anche il territorio compreso tra il corso del Setta e quello del Reno. Non fu rappresaglia ma una specifica, vile, disumana, azione militare.
Guai a dimenticare: la memoria rende onore alle vittime e dignità all'identità antifascista.
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