domenica 3 maggio 2015

VENITE PURE AVANTI (dal Cirano di F.Guccini)

Venite pure avanti, voi con il naso corto signori imbellettati, io più non vi sopporto Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio. Venite pure avanti poeti sgangherati inutili cantanti di giorni sciagurati buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria ma non avete scorza Godetevi il successo, godete finché dura ché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe Io sono solo un povero cadetto di Guascogna però non la sopporto la gente che non sogna. Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco. Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti venite portaborse, ruffiani e mezze calze feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto assurdo bel Paese. Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco. Ma quando sono solo con questo naso al piede che almeno di mezz'ora da sempre mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d'essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo ma dentro di me sento che il grande amore esiste amo senza peccato, amo ma sono triste perché Rossana è bella, siamo così diversi a parlarle non riesco, le parlerò coi versi. Venite gente vuota, facciamola finita voi preti che vendete a tutti un'altra vita se c'è come voi dite un Dio nell'infinito guardatevi nel cuore, l'avete già tradito e voi materialisti, col vostro chiodo fisso che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso le verità cercate per terra, da maiali tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali tornate a casa nani, levatevi davanti per la mia rabbia enorme mi servono giganti. Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco. Io tocco i miei nemici col naso e con la spada ma in questa vita oggi non trovo più la strada non voglio rassegnarmi ad essere cattivo tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo; dev'esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto. Non ridere, ti prego, di queste mie parole io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo sotto la tua dimora perché ormai lo sento, non ho sofferto invano se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.

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