mercoledì 28 maggio 2014

UNA STORIA QUALSIASI.....Ricordi Torresi.........Cap.1 DOPO LA GUERRA.......IL FEUDALESIMO DELL 'INCHINO E DELLA RIVERENZA !

L'immagine più lontana nel tempo si compone di sensazioni placide in una assolata giornata a Torre S.Susanna in un paesino del sud......in via A. Diaz....un giardino ricco di fiori e di profumi negli anni di un dopoguerra faticoso per tutti. Un bambino in un passeggino che sorride alla vita in un momento storico di grande sofferenza ma anche di grandi speranze e di tante aspettative anche nel profondo Sud! I primi anni '50...non c'era la televisione.......non c'era il frigorifero ma Enzo comprende subito, forse già dai suoi primi mesi di vita, di essere capitato bene, che il destino era stato clemente con lui in una fase storica difficile per gli uomini del sud.Enzo avverte subito tante presenze attorno a sè, tanti volti, tante voci...una famiglia che oggi si direbbe "aperta" con fratelli e sorella di precedenti matrimoni ma tutti riuniti attorno al "pater familias" "lu patrunu Ninu!". Lu patrunu Ninu...... e Enzo percepisce subito, fin da piccolo, la distanza "sociale" tra il suo papà "lu patrunu Ninu" e la schiera dei contadini-braccianti detti così perchè,appunto, potevano contare esclusivamente sulla ricchezza delle loro braccia e che avevano una riverenza "atavica" persino nei riguardi di un piccolo proprietario terriero come "lu patrunu Ninu". Era una riverenza secolare, il riconoscimento del potere del proprietario.....persino il rispetto che era dovuto a chi poteva decidere della sorte di chi era meno fortunato, un feudalesimo dell'inchino al più potente, che ormai faceva parte delle regole della cosiddetta "buona educazione"!

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