giovedì 23 aprile 2015

L'ESSENZIALE DELLA CONDIZIONE UMANA !

Nella vita pubblica, economica e sociale i cattivi esempi dominano e non solo hanno una risonanza più ampia, ma servono a dare una certa aria di immutabilità a un sistema di convivenza iniquo e disumano. Chi dà il cattivo esempio è doppiamente responsabile: per i problemi che oggi non aiuta a risolvere e perchè allontana, così facendo, anche le possibilità positive per il futuro. E allora il futuro ritarda. Il futuro vero, quello dove vivere non sia una maledizione. Quanta stucchevole retorica, ad esempio, nell'Italia che cambia o sulla Società che cambia ! Noi invece sappiamo che tutto cambia quando le categorie-chiave dell'economia saranno cambiate in radice : dal profitto al dono, dalla proprietà all'affidamento responsabile, dall'accumulazione alla condivisione, dalla competizione alla cooperazione, dalla flessibilità alla dignità, dal sacrificio alla liberazione, dall'esclusione all'ospitalità reciproca. E solo chi fa qualche passo in questa direzione di rinnovamento dà il buon esempio! Diventa una piccola ma attendibile fonte vivente di speranza, di apprendimento, di creatività per molti. Se invece parliamo di cattivi esempi, mi vengono in mente quegli economisti che esaltano il nostro come il migliore dei mondi possibili e, con qualche statistica opportunamente calibrata, dimostrano che la società attuale ha molto più benessere che in passato.Così, con qualche cifra, spazzano via il dolore di milioni di esseri umani, la giustizia, l'etica,il futuro vero. E poi ci sono i professionisti della politica, di quei partiti che si scaldano su schieramenti, bandiere, aggettivi qualificativi della loro identità. ricerca di visibilità. tattiche e strategie dove essi stessi sono al centro di tutto, e hanno occhi ma non vedono, orecchie e non ascoltano, mani e non aiutano. Di costoro bisogna anzitutto rifiutare la logica, attestando con le azioni e con gli stili di vita che il mondo è, può essere del tutto diverso da quello concepito nei loro programmi del nulla! A volte parliamo di beni essenziali, di acqua ecc. ma forse dovremmo prima verificare in che tipo di pensiero siamo immersi. Quando domina il denaro come logica, cessa la libertà di pensiero! Non si tratta di fare una denuncia moralista ma di comprendere quanto tale logica ci sia entrata dentro. Ormai il denaro è considerato come unità universale di misura del valore delle cose (e spesso anche delle persone e di beni inestimabili!). Il denaro è diventato l'anima del pensiero e quindi tende a porsi come l'elemento e il dinamismo stesso del pensare umano. E se non abbiamo criteri diversi, il pensare secondo il denaro s'impone nel nostro sguardo su tutto! E finchè siamo immersi nel pensiero monetario, nulla di efficace può essere fatto per cambiare le cose. La logica della competizione globale impone uno stile di vita che diventa lotta, sacrificio di se stessi e degli altri, rifiuto della condivisione, mancanza di riguardo e di scrupoli, coazione ad accumulare e trattenere tutto nelle nostre mani. La possibilità di capire che un simile stile di vita è una trappola, non viene certamente dalla condanna morale della proprietà e dell'egoismo. A questo punto si tratta di creare le condizioni per un nostro risveglio, si tratta di accettare di fermarci (altro che fare in fretta!), di fare una sosta anche breve, una sosta che ci dia la distanza critica da quello che siamo diventati, di saper ascoltare una voce che ci dice "respira", serve un silenzio che ci permetta di ascoltare, uno specchio che ci insegni a vedere la realtà per la prima volta, un volto che ci ricordi quanto la felicità condivisa sia il solo sogno attendibile per cui un cuore umano può continuare a battere! Se riusciremo allora a diventare noi stessi nell'essere insieme agli altri, come diceva Gandhi, "non dovremo più preoccuparci di ottenere quello che possiamo, ma rifiuteremo di prendere quello che non tutti possono avere!". Quindi....buoni esempi....di un'altra economia, di un'altra politica, di un'altra educazione, di un'altra quotidianità : se riusciremo a fare tutto ciò, sino al punto di provarci gusto, nonostante la fatica che ciò comporta, riusciremo a cogliere davvero l'essenziale della condizione umana!

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