venerdì 23 ottobre 2015

LASCERA' SOLO MACERIE.....

Corre senza fiato e....lascerà solo macerie ! Di Craxi ha l’arroganza e la presunzione,ma non il profilo da politico di lungo corso (l’uomo che aveva ridato orgoglio a un Psi umiliato dal compromesso storico) e l’aura dell’Internazionale Socialista intorno, oltre che il partito nel pugno. Di Berlusconi ha lo stile da istrione e la ciarlataneria, che piace a molti italiani, ma non il capitale monetario e umano che Mediaset e Publitalia (con qualche compartecipazione quantomeno opaca) assicuravano. Dei precedenti leader non è neppur degno del confronto. Aveva, in compenso, fin dall’inizio un’unica risorsa su cui puntare: il mito della velocità. Mito marinettiano (un po’ frusto per la verità, un se c o l o p i ù tardi). E un unico profilo da presentare: quello che Walter Benjamin aveva chiamato il carattere del distruttore (quello che conosce “solo u n a p a r o l a d’ordine: creare spazio; una sola attività: far pulizia”; e per il quale si può dire che “l’esistente lui lo manda in rovina non per amore delle rovine, ma per la via che vi passa attraverso”).Come nel caso della nuova tecnologia usata in America per produrre idrocarburi, frantumando gli strati schistosi,anche Matteo Renzi pratica, programmaticamente, il fracking, generando energia dalla frantumazione di tutto ciò che gli sta sotto, a cominciare dal partito che l’ha portato fin sulla cima della piramide , e dalla macchina dello Stato. Accelerando non la soluzione, ma la crisi stessa. Rischiando di lasciare tutti – dopo aver fagocitato tutto -“ nudi alla meta”. O meglio, nudi di fronte al potere, dopo la distruzione dei diversi corpi intermedi che tradizionalmente avevano fatto da filtro e contrappeso , delle strutture di rappresentanza politica e sociale, delle culture politiche, capaci di aggregare individui e frammenti sociali, del suo stesso partito. In una parola, di quella complessità organizzata che da sempre ha garantito un livello, sia pur minimo e insufficiente,di pluralismo e di articolazione in una società complessa, preservandola dal rischio e dalla tentazione dell’uomo solo al comando di fronte a una società di atomi competitivi. (M.R.)

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