venerdì 26 giugno 2015

Laudato sì.......tra crescita e sviluppo!

Da Papa Francesco una proposta di riforma del modello di sviluppo economico e sociale globale. Con Laudato si' il Papa non si limita a un’analisi teologica di ciò che vuol dire cura del Creato. Fa un passo avanti: per rispettare la casa comune, comune a tutti gli uomini, occorre ripensare la nostra economia. Riprende in questo Paolo VI e la sua Populorum progressio e dice: guardate che lo sviluppo o è integrale oppure non è sviluppo. Ci sono tre dimensioni per analizzare lo sviluppo di una società. Quella materiale, misurata dal Pil; quella sociale, misurata dagli indici di diseguaglianza; quella spirituale, che guarda al modo in cui una economia soddisfa i bisogni spirituali dell’uomo (per esempio il bisogno di riservare un giorno alla festa). Francesco dice che queste tre dimensioni sono intrecciate. Non può esserci crescita del Pil senza crescita dell'uguaglianza tra gli uomini, senza rispetto delle loro necessità spirituali. Alcuni economisti confondono sviluppo e crescita. La crescita è solo l’aspetto materiale dello sviluppo. Ma fare del Pil un idolo è prendere la parte per il tutto. Questa enciclica dice che il Papa è favorevole allo sviluppo, non alla crescita in sé se questa comporta un aumento delle diseguaglianze». Tutto questo farà sicuramente discutere! Farà discutere perchè tutto questo vuol dire toccare un nodo politico. Non ci si può mettere il cuore in pace dicendo che questo capitalismo ha ridotto la povertà. Non basta, almeno a noi cristiani. Serve ridurre anche le diseguaglianze. Qualcuno fraintenderà questo messaggio del Papa, che tuttavia è cristallino. Non si presta a equivoci, se si è in buona fede!

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