sabato 5 ottobre 2013

COMUNITA'.......COESIONE SOCIALE...........PRATICHE VIRTUOSE !

Una Comunità si apre alle pratiche virtuose quando vive relazioni positive di straordinaria coesione sociale. Talvolta anche piccole Comunità hanno difficoltà non solo a progettare pratiche virtuose ma persino a percepire il senso più profondo del Bene Comune perchè "dilaniate" dalle divisioni,determinate dalla personalizzazione della politica e dallo sventolio della propria bandiera o della bandiera del proprio gruppo d'interesse! Una cultura individualista e l'indebolimento delle relazioni di solidarietà a tutti i livelli, l'affermazione del motto antidemocratico"chi non è con me è contro di me" , le fratture persino a livello "intergenerazionale", unitamente ad una verbosità volgare e irrispettosa della sensibilità dell'altro, diventano ostacoli....muri d'incomprensione che si riflettono negativamente non solo sulla qualità delle relazioni ma conducono al degrado sociale, culturale e,di conseguenza, economico della Comunità. Sarebbe bello e significativo che una Comunità cominciasse a parlare di pratiche virtuose per il reperimento di fondi in un momento di grave crisi economica e finanziaria per le varie realtà locali.  Una Comunità in primo luogo dovrebbe attivarsi per la promozione di progetti che migliorino e sviluppino i rapporti sociali, deteriorati dalle autoreferenzialità anche a livello associativo e dai comportamenti di servilismo e di arrivismo, messi in mostra per la compiacenza dei "potenti" di turno! Ai progetti di coesione sociale non servono atti estemporanei e spesso inconcludenti di un volontarismo fine a se stesso....... non solo non si creano le premesse per superare le divisioni ma spesso diventa alibi perchè nulla cambi!Occorre, invece, impegnarsi per comprendere le ragioni di una Comunità bloccata nella sua latente voglia di relazioni positive e per definire una strategia culturale coraggiosa , gestita dalle parrocchie e dalle varie associazioni, volta a superare la pseudopolitica dei personalismi e delle diffidenze reciproche per gettare le basi di una solida coesione sociale e quindi del percorso delle pratiche virtuose , scritto a più mani (Comune, associazioni, partiti, singoli cittadini).

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