domenica 2 giugno 2013

Una Comunità, libera e matura, nell'emergenza cancella le divisioni!!!

 In questa fase della storia del nostro Paese sono poche le realtà territoriali in Italia che si possono presentare non macchiate dai problemi di bilancio. Amministrare significa porre le basi della serenità e della felicità di una Comunità! E' pertanto evidente che una Comunità affida questo compito a chi dà tutte le garanzie di una sana e corretta amministrazione. Non sempre però la Comunità sceglie i migliori ossia quelli che assicurano con la loro azione amministrativa lo sviluppo economico e sociale del territorio e ciò in ragione che non sempre i livelli di cittadinanza attiva sono particolarmente elevati! Quando si amministra male, la Comunità rileva i danni di una cattiva amministrazione , se i danni sono sotto gli occhi di tutti, ma quando, al degrado di un territorio, si aggiungono i buchi enormi di  un bilancio in rosso, spesso nascosti a chi col voto è abituato alla delega intesa come cieca fiducia, allora diventa difficile rilevare le responsabilità delle varie amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 30 o 40 anni.Come e dove rilevare le responsabilità? Ed è oltremodo ingeneroso che una Comunità debba essere severa con chi ha ereditato una situazione debitoria praticamente insanabile, piuttosto che invece bocciare se stessa e preoccuparsi di dare un chiaro sostegno a chi vuole porre riparo ai danni di tutte le "allegre " amministrazioni del passato! Il Bene è comune ossia il Bene, la felicità, il benessere di una Comunità è di tutti e tutti hanno il dovere di costruire il Bene di tutti cioè di ciascuno....senza deleghe in bianco!

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