giovedì 6 marzo 2014

IL PARTITO.......E LA MANCATA RICOSTRUZIONE ORGANICA DELLA SOCIETA' !



La moltiplicazione dei partiti in aree diverse conduce al partito politico come istituto universale. Ma i partiti si muovono in realtà in una contraddizione : anzichè nascere per proporre una ricostruzione organica della società e una subordinazione dello Stato alla società, nascono invece proprio per contrastare questa tendenza, costituendosi non come una sintesi politico-sociale che propugna un nuovo modello di convivenza, ma come associazione di mera opinione, il cui inserimento sociale è diretto a combattere proprio le istanze specifiche da cui il partito nasce nell'epoca moderna. E così, nei casi dei partiti della destra autoritaria, il partito,addirittura, si presenta in polemica con la politica fondata sui partiti, in polemica con il suffragio universale, persino con l'elettività del Parlamento! Di conseguenza, tra schieramento politico e schieramento sociale, si determina un notevole "giuoco" in cui ogni partito può inserirsi, soprattutto quando la Costituzione avrà assorbito e istituzionalizzato il suffragio universale e le libertà politiche.La sfasatura tra consenso e interesse si manifesta nell'articolazione essenziale dei partiti, che vanno dal "partito di classe" ai partiti "liberaldemocratici" (di opinione), ai partiti autoritari (antidemocratici) : in tutti questi partiti la distinzione si rileva a seconda di una connessione programmatica esplicita tra economia e politica oppure quando la politica si sovrappone o si antepone alla democrazia sociale oppure ancora è la politica ad essere sostanzialmente respinta e negata in nome della democrazia sociale.Vi sono, poi, i partiti confessionali che si affermano nei Paesi in cui è forte l'incidenza del Cattolicesimo e dell'Islamismo, risultano invece marginali dove si affermano il laicismo o il Cristianesimo protestante ossia dove è stata annullata ogni incidenza diretta della religione nella struttura dello Stato laico.

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