Tu vivi in guerra o in pace? Vivi in guerra, e la combatti in
prima persona. E’ la guerra tra bene e male, tra Dio e Satana, e
coinvolge ogni uomo, da Adamo (1 lett.), al popolo d’Israele, a Gesù
stesso. Creato libero per il bene, anche tu sei sempre tentato. Lo
scontro si svolge ora non più nel deserto, ma dentro il tuo cuore. La
tentazione ti costringe a scegliere tra Vangelo e mentalità del mondo,
che giustifica ogni trasgressione: “E che male c’è? fanno tutti così!”
Se invece vinci la tentazione, ti conferma nel bene; S. Agostino afferma
addirittura: ”Se Dio cessasse di tentarti, cesserebbe di istruirti.”
Nei confronti del demonio tentatore il mondo d’oggi o non crede che
esista, o prova un interesse malsano: due errori! Gesù ce lo descrive
come potente, ma è niente in confronto a Dio. E’ come un cane legato
alla catena: ti può mordere solo se ti avvicini.
Le tentazioni che ebbe Gesù sono presenti anche nella tua vita. Rifletti un momento:
* “Dì che queste pietre diventino pane”: è la tentazione dei beni e
degli istinti, simboleggiati dalla fame. “Metti i soldi al centro della
tua vita: non si vende e si compra tutto, oggi? non vieni giudicato dal
conto in banca, dalla casa e dall’auto che possiedi?” E così tanti, pur
di accaparrarsi il superfluo, si tuffano negli straordinari,
dimenticando i figli da educare. “Goditi la vita!”, ti ripetono in
tanti. Ma tu ti realizzi pienamente aldilà dei soldi, del tuo benessere
fisico, della soddisfazione dei sensi. “Non di solo pane vive l’uomo”:
hai anche fame di cielo. Il pane materiale fa vivere; la Parola di Dio,
ti dona più vita e realizza giustizia e bellezza, felicità nella
dimensione dell’eterno, amore per te e per gli altri. “Nati non foste a
viver come bruti”, ammonisce Dante: devi salire dall’animalità
all’umanità e poi dall’umanità alla vita di figlio di Dio;
* c’è poi la tentazione del successo: “Bùttati giù, puoi contare su un
miracolo!”, tutti amano i miracoli e ti verranno dietro. Cioè diventa
superstar, sbalordisci tutti, tenta la scalata al disopra degli altri,
che puoi pure calpestare o usare. Usa pure Dio, come sgabello per
salire. Non vorresti forse un Dio magico, a tuo servizio? “L’ho pregato
per vincere il concorso e invece… Ora non m’interessa più!”. La società
di oggi ha fame di idoli: cantanti, calciatori, attori... Per Gesù
invece la vera grandezza è compiere la volontà di Dio nella vita
ordinaria. Come l’ha compiuta Lui. Sino alla fine! Sul Calvario gli
gridavano: “Scendi dalla croce!”. Ma il vero miracolo, pur potendo
scendere, era rimanervi e realizzare il progetto di Dio;
*
ed ecco infine la terza tentazione: ”Adorami e ti darò tutto il potere”.
La forza, il dominio sugli altri. Ma tentare di dominare il mondo è
idolatria. Dio solo devi adorare, dicendogli:”Tu sei tutto, io sono tua
creatura”. Allora sarai capace di trasformare il potere in servizio.
Ecco l’esperienza di una signora della Colombia: “Sono stata per 11 anni
Procuratore generale, specializzata nella lotta antidroga. Contavo su
una squadra eccellente e conseguivamo risultati contro il crimine
organizzato. La corruzione, però, cercava d’infiltrarsi. Un giorno
abbiamo toccato qualcuno che si considerava intoccabile. Mi giunge
subito un’offerta milionaria, pur di insabbiare l’inchiesta. Di fronte
al mio rifiuto, arrivano minacce, pressioni da parte degli stessi miei
superiori e infine il licenziamento. Quanta amarezza! Ho pensato però:
Dio saprà trarre il bene anche dal male. E gli ho chiesto la forza di
perdonare quelli che mi costringevano a cambiare lavoro e tenore di
vita. Anche i miei figli hanno sofferto. Per un anno mi sono adattata a
guidare un pulmino scolastico: quante risate ironiche! Finché mi è stato
chiesto di collaborare con l’ufficio ONU contro la droga, che,
apprezzando la mia professionalità, mi ha assunto dandomi uno stipendio
dignitoso” .
Vuoi vincere anche tu le tentazioni e i grandi
inganni della vita che danno morte? Regolati, come Gesù, alla luce della
Parola di Dio: “Sta scritto”. Anche in una sola sua frase c’è tanta
vita. Scegli sempre chi fa vivere!
Don Antonio De Stradis
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