domenica 16 marzo 2014

MA QUANTO CONTANO OGGI I CATTOLICI IN POLITICA?

25.000 Parrocchie sparse sul territorio nazionale......un popolo cattolico che oggi non riesce ad esprimersi nella dialettica socio-politica !I cattolici oggi in Italia contano quasi zero perchè sono ospiti negli accampamenti di "altre" formazioni politiche. Dopo la DC la diaspora ha prodotto una sostanziale eliminazione dei cattolici dalla scena politica. Eppure in questi ultimi anni si sono spesso affacciati politici che solennemente dichiaravano che soltanto loro rappresentavano le istanze del popolo cattolico ! E' sufficiente ricordare l'ex-ministro Gelmini quando affermava che era il suo governo a mettere al centro la difesa e la promozione della persona e della famiglia ! Alle dichiarazioni poi seguivano questi fatti: mancanza di asili infantili, assenza di una legge sul quoziente familiare, carenza di posti-letto per studenti universitari ecc.!In questi ultimi anni è morta una scuola libera quasi ogni giorno ! Altro che governo sensibile ai valori cattolici! E intanto la persona viene umiliata nei pronto-soccorsi degli ospedali.......scompare del tutto negli istituti carcerari! E per fortuna c'è un popolo cattolico che silenziosamente opera nel volontariato e nelle sedi della Caritas che avverte ...più di tanti altri....il fetore razzista che proviene anche dal fanatismo cattolico con le sue prese di posizioni contro gli immigrati e contro i rom ! Una TV pubblica asservita ai partiti è cattiva maestra e non è un servizio alla famiglia e alla persona. Non è da cattolici liberali accettare una legge elettorale dove quattro personaggi del momento nominano un Parlamento oppure quando si accettano varie contorsioni che hanno lo scopo di limitare la libertà d'informazione! Einaudi diceva :" la libertà d'informazione significa che io posso dire peste e corna del prossimo e del governo nei giornali e sulle piazze,....salvo poi pagare le conseguenze delle proprie calunnie ed ingiurie!" Ma perchè il popolo cattolico non riesce ad esprimersi nella dialettica socio-politica? Probabilmente perchè il popolo cattolico è in primo luogo formato da cattolici fondamentalisti e da cattolici progressisti che non possono fare le stesse scelte politiche, poi molti ormai stanno alla finestra (dove sono gli iscritti all'AC, all'UCID, i dirigenti dei Medici cattolici, i leader dei giuristi cattolici, i banchieri e gli economisti cattolici che saltano da un convegno all'altro per parlare di merito, solidarietà e di economia sociale di mercato?).E allora in questo vuoto i cattolici in politica sono usati dai cosiddetti "atei devoti" ai quali il discorso di fede non interessa affatto. E Kierkegaard aveva ragione ...."Dio non sa che farsene di questa massa di politicanti in seta e velluto, che benevolmente hanno preteso di trattare il Cristianesimo e di servire Dio, servendo soltanto se stessi. No ! Di questi politicanti Dio se ne strainfischia!".

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