PASQUALE (beatamente seduto fuori al balcone di
sinistra, ha disposto, davanti a sè, un'altra sedia con sopra una
guantiera una piccola macchinetta da caffè napoletana, una tazzina e un
piattino. Mentre attende che il caffè sia pronto parla con
dirimpettaio prof. Santanna ) A noialtri napoletani, toglierci questo
poco di sfogo fuori al balcone... Io, per esempio,; a tutto rinuncierei
tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al
balcone, dopo quell'oretta di sonno che uno si è fatta dopo mangiato. E
me la devo fare io stesso, con mani. Questa è una macchinetta per
quattro tazze, ma se ne possono ricavare pure sei, e se le tazze sono
piccole pure otto per gli amici... il caffè costa cosi' caro...
(Ascolta, poi) Mia moglie non mi onora queste cose non le capisce E'
molto piu' giovane di me, sapete, e la nuova generazione ha perduto
queste abitudini cbe, secondo me, sotto un certo punto di vista sono la
poesia della vita; perchè, oltre a farvi occupare il tempo, vi danno
pure una certa serenità di spirito. Neh, scusate Chi mai potrebbe
prepararmi un caffè come me lo preparo io, con lo stesso zelo... con la
stessa cura Capirete che, dovendo servire me stesso, seguo le vere
esperienze e non trascuro niente... Sul becco... lo vedete il becco?
(Prende la macchinetta in mano e indica il becco della caffettiera)
Qua, professore, dove guardate? Questo... (Ascolta) Vi piace sempre di
scherzare.... No, no... scherzate pure... Sul becco io ci metto questo
coppitello di carta... (Lo mostra) Pare niente, questo coppitello ci ha
la sua funzione... E gia' perchè il fumo denso del primo caffe' che
scorre, che poi e il piu carico, non si disperde. Come pure, professo',
prima di colare l'acqua, che bisogna farla bollire per tre o quattro
minuti, per lo meno, prima di colarla dicevo, nella parte interna della
capsula bucherellata, bisogna cospargervi mezzo cucchiaino di polvere
appena macinata piccolo segreto! In modo che, nel momento della colata
qua, in pieno bollore, gia' si aromatizza per conto suo. Professo' voi
pure vi divertite qualche volta, perchè, spesso, vi vedo fare al vostro
balcone a fare la stessa funzione. (Rimane in ascolto) E io pure.
Anzi, siccome, come vi ho detto, mia moglie non collabora, me lo tosto
da me... (Ascolta) Pure voi, professo' ?.... E fate bene... Perchè,
quella, poi, è la cosa piu difficile: indovinare il punto giusto di
cottura, il colore... A manto di monaco..... Color manto di monaco. é
una grande soddisfazione ed evito pure di prendermi collera, perchè se,
per una dannata combinazione, per una mossa sbagliata, sapete... ve
scappa 'a mano o' piezz' 'e coppa, s'aunisce a chello 'e sotto, se
mmesca posa e ccafè... insomma, viene una zoza ... siccome l'ho fatto
con le mie mani e nun m' 'a pozzo piglia' cu nisciuno, mi convinco che
è buono e me lo bevo lo stesso. (II caffè ormai è pronto) Professo', è
passato. (Versa il contenuto della macchinetta nella tazza e si dispone
a bere) State servito?... Grazie. (Beve) Caspita, chesto è cafè...
(Sentenzia) é ciucculata. Vedete quanto poco ci vuole per rendere
felice un uomo: una tazzina presa tranquillamente qui fuori... con un
simpatico dirimpettaio... Voi siete simpatico, professo'... (Seguita a
bere) mezza tazzina me la conservo, me la bevo tra una sigaretta
l'altra. (Accende la sigaretta. al professore che gli avrà rivolto
qualche domanda) Come?.... Non ho capito. (Rimane in ascolto) Aaah...
si', si'... Niente, professo'! Io lo dissi: sciocchezze. Non ho mai
creduto a questo genere di cose, se no non ci sarei venuto ad abitare.
Oramai sono sei mesi che sto qua, qualche cosa avrei dovuto vederla
(Ascolta c. s.) E che vi posso dire.... Non metto in dubbio quello che
voi mi dite, ma, in questa casa, posso garantirvi che regna la vera
tranquillità. Tutto quello che voi vedete sul terrazzo, sul cornicione,
fuori ai balconi... a me non risulta, Si, quello che posso dire è che,
da quando sono venuto ad abitare qua, le mie cose si sono aggiustate,
che questa casa mi ha portato fortuna, che se avessi richieste di
camere, la pensione potrebbe già funzionare, ma fantasmi, come
fantasmi, è proprio il caso di dire: neanche l'ombra!
Tratto da "Questi Fantasmi" di Eduardo De Filippo
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