Uno dei
problemi che in Africa continua ad essere un vero ostacolo al processo della
democrazia è ancora oggi rappresentato dal Tribalismo. La lotta per il
potere su un territorio è spesso lotta sanguinaria che vede in contesa aspra e
crudele una tribu' contro l'altra.In Italia il fenomeno è oggi rilevabile nel
mondo della politica dove a livello nazionale si è persino affermato un governo di Tecnici "bocconiani",
professori a cui si è consentito tutto o quasi tutto in nome dell'emergenza
economica che il Paese sta vivendo, professori che anche loro, se vogliamo,
rappresentano gli interessi di un gruppo ossia "una tribù". La grande
Politica è ormai da tanto tempo andata in vacanza per fare spazio
all'antipolitica cioè la politica consegnata non ai partiti ma ai gruppi di affaristi
ossia a tribù spesso in lotta fra di loro ma solo per occupare le poltrone più
prestigiose! Le tribù sono il risultato della patologia delle correnti
trasformate non in grandi risorse culturali del partito ma in veri gruppi di
potere riuniti attorno alla figura del capo-clan.Dai partiti si passa così al
tribalismo politico in cui prevale la tribù più numerosa, quella formata da
parenti, amici e amici degli amici! Dalla fine della Prima Repubblica la
politica è gradualmente diventata campo di battaglia tra gruppi raccolti
attorno al leader, che è tale non per ragioni culturali ma di affari e di
clientelismo puro! Nelle grandi e nelle piccole Comunità da un ventennio le
facce al potere sono sempre le stesse con una sorta di rotazione quasi concordata
in cui naturalmente non c'è mai posto per chi non fa parte della tribù o della
corporazione.E allora qualcuno prefigura un'alleanza tra le grandi risorse
professionali messe all'angolo dal tribalismo politico e i giovani di questo
nostro Paese. A proposito di giovani, qualcuno, con grande discrezione, viene
accettato nel salotto dove però è generalmente costretto ad essere tappeto sia
pur di grande valore!E' quello che rileviamo nei periodi pre-elettorali quando
nelle varie liste dominano i capi del villaggio, i soliti noti che ospitano
qualche nome nuovo come semplice decoro della tribù. I capi tribù si sono
impossessati dei partiti a tal punto che possono con il loro potere arrogante
mettere a tacere chi dissente democraticamente : è ciò che succede in tanti
circoli di destra e di sinistra nel nostro Paese. Che fare ? E' possibile
contrastare un fenomeno degenerativo della vita democratica di tale portata? Come? Intanto rilevando il Problema, poi
aprire un processo di rifondazione dei partiti e del loro ruolo, liberandoli
dalla tutela mortale dei Capi-tribù!
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