martedì 27 agosto 2013

IL TRIBALISMO .......POLITICO !




Uno dei problemi che in Africa continua ad essere un vero ostacolo al processo della democrazia è ancora oggi rappresentato dal  Tribalismo. La lotta per il potere su un territorio è spesso lotta sanguinaria che vede in contesa aspra e crudele una tribu' contro l'altra.In Italia il fenomeno è oggi rilevabile nel mondo della politica dove a livello nazionale si è persino affermato un  governo di Tecnici "bocconiani", professori a cui si è consentito tutto o quasi tutto in nome dell'emergenza economica che il Paese sta vivendo, professori che anche loro, se vogliamo, rappresentano gli interessi di un gruppo ossia "una tribù". La grande Politica è ormai da tanto tempo andata in vacanza per fare spazio all'antipolitica cioè la politica consegnata non ai partiti ma ai gruppi di affaristi ossia a tribù spesso in lotta fra di loro ma solo per occupare le poltrone più prestigiose! Le tribù sono il risultato della patologia delle correnti trasformate non in grandi risorse culturali del partito ma in veri gruppi di potere riuniti attorno alla figura del capo-clan.Dai partiti si passa così al tribalismo politico in cui prevale la tribù più numerosa, quella formata da parenti, amici e amici degli amici! Dalla fine della Prima Repubblica la politica è gradualmente diventata campo di battaglia tra gruppi raccolti attorno al leader, che è tale non per ragioni culturali ma di affari e di clientelismo puro! Nelle grandi e nelle piccole Comunità da un ventennio le facce al potere sono sempre le stesse con una sorta di rotazione quasi concordata in cui naturalmente non c'è mai posto per chi non fa parte della tribù o della corporazione.E allora qualcuno prefigura un'alleanza tra le grandi risorse professionali messe all'angolo dal tribalismo politico e i giovani di questo nostro Paese. A proposito di giovani, qualcuno, con grande discrezione, viene accettato nel salotto dove però è generalmente costretto ad essere tappeto sia pur di grande valore!E' quello che rileviamo nei periodi pre-elettorali quando nelle varie liste dominano i capi del villaggio, i soliti noti che ospitano qualche nome nuovo come semplice decoro della tribù. I capi tribù si sono impossessati dei partiti a tal punto che possono con il loro potere arrogante mettere a tacere chi dissente democraticamente : è ciò che succede in tanti circoli di destra e di sinistra nel nostro Paese. Che fare ? E' possibile contrastare un fenomeno degenerativo della vita democratica di tale portata?  Come? Intanto rilevando il Problema, poi aprire un processo di rifondazione dei partiti e del loro ruolo, liberandoli dalla tutela mortale dei Capi-tribù!

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