Sognare una
realtà sociale e politica in cui i singoli cittadini cercano di riprendersi gli
strumenti della partecipazione non costa nulla. Il cittadino che ama la
democrazia non può accettare il sistema clientelare di un voto di scambio in
cui l’arroganza del potere di alcuni trasforma i diritti in favori e chiude le
porte alla voglia di partecipazione di tanti cittadini! In un sistema di questo genere Saviano rileva
che si annidano i germi di quello che poi può diventare un vero sistema
mafioso! Accettare in un silenzio assordante il corso degli eventi ,pilotato da
gruppi lobbistici che discutono solo di incarichi, assessorati e di interessi
personali nelle varie scadenze elettorali non significa, forse, essere poi
corresponsabili del degrado morale, civile,sociale e politico in cui si
lasciano morire il territorio e la Comunità ? E' davvero utopia immaginare che cittadini
attivi e responsabili, aggregazioni
politiche, sociali, civili e religiose decidano finalmente di aprire una nuova
stagione dei diritti, che veda insieme giovani e meno giovani, di ogni tendenza
politica, cattolici e non, tutti impegnati a definire un progetto
partecipato e attento ai reali bisogni della Comunità e del territorio? Nel
momento in cui una Comunità decide di riprendersi gli strumenti della
democrazia, l'esercizio della cittadinanza attiva non consente alcuna manovra
di palazzo e nessuna "intesa preventiva" nelle "secrete stanze" per la
spartizione delle poltrone! Dal progetto per la Comunità al riconoscimento
delle figure dei competenti e degli onesti che aprirà una pagina nuova ed
esaltante della storia del nostro Paese il passo sarà breve!
Nessun commento:
Posta un commento