lunedì 19 agosto 2013

appello per la democrazia

In nome di un banale principio di cittadinanza attiva il singolo cittadino dovrebbe dare la pagella prima al suo livello di cittadino attivo e non delegante, poi a chi ha amministrato la cosa pubblica
recentemente ma anche a tutti quelli che si sono occupati in periodi precedenti delle sorti della
Comunità. Personalmente ritengo che lo spettacolo di una Comunità assente e indifferente e il
degrado civile, sociale ed economico di un paese non abbiano bisogno di pagelle perchè la
bocciatura completa e inappellabile di tutti quelli che hanno amministrato  è lì,
davanti ai nostri occhi, è nella tristissima realtà delle cose, nelle profonde ferite di una Comunità
che ha dato fiducia ad un sistema clientelare di basso profilo,che ha trasformato i diritti del
cittadino in favori concessi dai mestieranti della politica, che utilizzano il potere della professione
per affermare esclusivamente i propri interessi personali. Ecco, saremo capaci di far sbocciare “la
primavera” anche nel nostro Paese? Bisogna riappropriarsi innanzi tutto dei diritti per salvare la
democrazia ,calpestata da chi ha sporcato la Politica con l'arroganza di un potere che non è
dissimile da quello mafioso. I singoli non possono sostituirsi al partito, il singolo che da solo
diventa partito è solo un dittatorello che, nella sua rozzezza culturale, fa il bello e il cattivo tempo e
si occupa non del Bene comune ma del suo bene personale! In questo nostro Paese non si progetta
più nulla, non si parla di programmi ma di posti assessorili concordati nelle secrete stanze di chi si
arroga il diritto di fare scempio della democrazia e della partecipazione dei cittadini. Il cittadino onesto rivolge un chiaro  invito quindi a farsi da parte a tutti quelli che, se sono ancora in grado di fare un serio esame di coscienza, saranno consapevoli del danno economico, sociale e morale provocato alla comunità.
Fermatevi perchè la comunità non vi consente di presentarvi alla prossima tornata elettorale, siete
ormai inaffidabili e pericolosi. Abbiamo bisogno di uomini di buona volontà , di giovani capaci,
entusiasti che diano segnali forti di cambiamento, abbiamo bisogno soprattutto di persone che
amano il loro Paese e si preoccupano del suo destino. L'appello è rivolto a tutti quelli che fino a
questo momento sono rimasti alla finestra impauriti e rinchiusi nelle loro case, lasciando la piazza,
luogo della democrazia, nelle mani di coloro che volevano solo personalizzare la politica,
trasformando il rispettoso confronto in una lotta senza quartiere in nome del principio “chi non è
con me è contro di me”. Spalanchiamo le finestre ad una nuova stagione della speranza per il
recupero dei nostri valori sociali, morali, politici e spirituali della nostra Comunità!

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